Coppa Agostoni 2019, la prima da pro per Riabushenko! Battuto Lutsenko

Prima vittoria da professionista per Aleksandr Riabushenko alla Coppa Agostoni 2019. Il corridore della UAE Emirates ha battuto in una volata a due il kazako Alexey Lutsenko (Astana), con il quale si era avvantaggiato negli ultimi trentacinque chilometri. Il podio è completato dal russo Nikolai Cherkasov (Gazprom-Rusvelo), mentre il primo degli italiani è Lorenzo Rota (Bardiani-CSF), che ha battuto Giovanni Visconti (Neri-Selle Italia-KTM) nella volata per il quarto posto.

La corsa parte subito a un ritmo molto alto, con diversi corridori che provano a evadere. Dopo 18 km si sgancia una fuga di cinque corridori, composta da Luca Colnaghi (Team Colpack), Filippo Conca (Biesse Carrera), Nelson Soto Martinez (Caja Rural), Marco Landi (GazProm-RusVelo) e Juan Antonio Lopez Cozar (Euskadi Basque Country-Murias). Dopo qualche chilometro si lancia al loro inseguimento Franco Orocito (D’Amico Tools), la cui azione appare subito tardiva. Il corridore non riesce a riagganciarsi per poco, e rimane a metà strada tra i battistrada e il plotone. Il gruppo concede un vantaggio massimo di quasi 5 minuti, prima che Astana e Bardiani-Csf aumentino il ritmo per tenere sotto controllo la situazione. Nel primo dei quattro giri con le tre salite, Orocito alza definitivamente bandiera bianca e viene ripreso, mentre Landi perde contatto dal gruppo di testa sul Lissolo. Durante la seconda tornata anche Colnaghi va in difficoltà e lascia la compagnia, che rimane limitata a un terzetto.

Nel penultimo giro sul Lissolo Lopez allunga, venendo ripreso poco dopo da Conca. Dal gruppo attacca invece Fausto Masnada (Androni-Sidermec), che riprende in poco tempo Soto Martinez ma non resiste a lungo in avanscoperta. Il plotone infatti annulla il tentativo a inizio discesa, riprendendo la coppia di testa in corrispondenza dell’inizio dell’ultimo giro del circuito centrale. Il giro decisivo inizia quindi con il gruppo compatto, nonostante il tentativo di Simone Petilli (Uae Team Emirates) e Alessandro Bisolti (Androni-Sidermec) di animare ulteriormente la corsa. Sul Colle Brianza prova a muoversi Simone Ravanelli (Biesse Carrera), il cui tentativo però ha vita breve.

Nella discesa fino ai piedi del Lissolo il momento che decide la corsa: si muovono Giulio Ciccone (Nazionale Italiana), Andrea Garosio (Bahrain-Merida), Alexey Lutsenko (Astana), Aleksandr Riabushenko (UAE Team Emirates), Fausto Masnada (Androni-Sidermec), Lorenzo Rota (Bardiani-Csf), Giovanni Visconti (Neri Sottoli Selle Italia), Nikolai Cherkasov, Aleksandr Vlasov (Gazprom-RusVelo), Warren Barguil (Arkea-Samsic) ed Edwil Avila (Israel Cycling Academy). Pur senza trovare una grande collaborazione, questi undici riescono a guadagnare una trentina di secondi prima dell’inizio della salita. Appena terminata la salita, Lutsenko e Riabushenko allungano in testa e rimangono da soli, mentre Avila va in crisi e non tiene il gruppo dei migliori. Mentre la coppia al comando incrementa il proprio margine, portandolo a 30 secondi in poco tempo, il gruppo principale si rialza e concede più di due minuti, rendendo chiaro che la lotta per il successo sarà tra i due leader e gli otto inseguitori.

Nei chilometri seguenti, Lutsenko e Riabushenko continuano a guadagnare, mentre nel gruppo inseguitore Barguil e Visconti sono i più attivi per cercare di ricucire, ma non tutti collaborano e quindi il duo davanti aumenta ulteriormente il vantaggio quando si entra nel circuito finale. All’ultimo passaggio sulla linea d’arrivo, tra gli inseguitori si rompe l’accordo, lo svantaggio sale sopra i 40 secondi e quindi parte solitario Cherksov, che riesce a guadagnare qualche secondo sui restanti sette. La vittoria è ormai un’affare a due, perciò Lutsenko e Riabushenko collaborano fino all’ultimo chilometro, quando il bielorusso si mette a ruota del kazako e, ai 200 metri dall’arrivo, lancia lo sprint e va a vincere agevolmente.

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